neuroscienze

Le neuroscienze rappresentano lo studio scientifico del sistema nervoso. Un ambito nel quale convergono numerose discipline quali, ad esempio, l’anatomia, la biologia molecolare, la medicina, la fisica, la fisiologia, l’ingegneria, la neuroradiologia e la psicologia.

Il termine deriva dall’inglese “neurosciences”, un neologismo coniato dal Dr. Francis Schmitt, neurofisiologo americano. Secondo le neuroscienze le rappresentazioni mentali sono modelli di attività neurale e il ragionamento deduttivo consiste nell’applicazione di tali modelli alle differenti situazioni per affrontarle.

Le neuroscienze indagano lo sviluppo e il funzionamento del sistema nervoso, le connessioni esistenti tra le diverse aree cerebrali, studiano i disturbi psichiatrici e neurologici al fine di individuare soluzioni a eventuali deficit cerebrali e curarli con appositi protocolli.

I neuroscienziati eseguono studi controllati attraverso tecniche di neuroimaging. Risonanza Magnetica funzionale, Tomografia Assiale a emissione di Positroni (PET), Magnetoencefalografia, Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) consentono di registrare l’attività neurale e identificare le aree del cervello coinvolte nello svolgimento di una particolare attività, ottenendo delle mappe funzionali cerebrali.

Senza entrare nel dettaglio basti dire che ciascuna di queste tecniche permette di indagare qualcosa aiutando lo specialista nell’ottenere risposte in relazione all’area cerebrale stimolata e modificarne eventualmente l’eccitabilità o altro ancora. Grazie a tutto questo negli ultimi anni sono stati trattati con successo numerosi disturbi psichiatrici e neurologici che sovente non rispondevano ai normali trattamenti farmacologici.

Alcune applicazioni pratiche delle neuroscienze, nel nostro lavoro, prendono il nome di Biofeedback e Neurofeedback. che trovate descritte nella sezione “Cosa faccio”.